La direttiva sulle emissioni industriali (IED)

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Introduzione

 

La direttiva 2010/75 sulle emissioni industriali (IED) mira a ottenere benefici significativi per l'ambiente e la salute umana riducendo le emissioni industriali nocive in tutta l'UE, in particolare attraverso una migliore applicazione delle migliori tecniche disponibili (BAT).

Lo IED combina sette distinte direttive esistenti relative alle emissioni industriali, come di seguito.:
Con effetto dal 7 gennaio 2014:

  • Direttiva 78/176/CEE del 20 febbraio 1978 sui rifiuti dell'industria del biossido di titanio;
  • Direttiva 82/883/CEE relativa alla sorveglianza e al monitoraggio dei rifiuti di biossido di titanio;
  • Direttiva 92/112/CEE sulla riduzione dei rifiuti industriali di biossido di titanio;
  • Direttiva 1999/13/CE sulla riduzione delle emissioni di composti organici volatili;
  • Direttiva 2000/76/CE sull'incenerimento dei rifiuti (direttiva sull'incenerimento dei rifiuti);
  • Direttiva 2008/1/CE sulla prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento (direttiva IPPC);

Con effetto dal 1st gennaio 2016:

  • Direttiva 2001/80/CE relativa alla limitazione delle emissioni di taluni inquinanti originati dai grandi impianti di combustione (direttiva LCP)

La Commissione Europea ha utilizzato la tecnica della rifusione per combinare in un unico testo sia le modifiche sostanziali alle direttive sia le disposizioni originali, rimaste in larga parte invariate. In quanto rifusione, la IED contiene larghe parti di testo completamente immutate rispetto alle direttive oggetto della rifusione, o adattate da esse senza alcuna modifica sostanziale. Allo stesso tempo, l'IED contiene anche una notevole quantità di disposizioni che sono state oggetto di modifiche sostanziali o introdotte di recente.

La IED si basa su diversi principi:

  • un approccio integrato (focalizzando l'attenzione sulla fonte dell'emissione, anziché separatamente su diversi media ambientali come l'aria, l'acqua o il suolo);
  • il ricordo alle migliori tecniche disponibili (BAT);
  • la flessibilità;
  • l'utilizzo di ispezioni;
  • la partecipazione del pubblico.

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Normativa su emissioni e incidenti industriali
Barbara Pozzo

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