Principles of EU Environmental Law

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Principi specifici
Principio di prevenzione

 

Il principio di prevenzione mira a prevenire i danni ambientali, ad esempio alle specie protette o agli habitat naturali, all'acqua e al suolo. Tale principio sottende l'adozione di misure preventive per anticipare ed evitare danni ambientali prima che essi si verifichino.

A differenza del principio di precauzione (vedi sotto), esso viene applicato nella legislazione e politiche ambientali UE quando il rischio di danni all'ambiente è evidente. Tuttavia, i principi di precauzione e di prevenzione sono strettamente collegati nella loro applicazione l'uno all'altro; ad esempio, nel caso delle sostanze chimiche che riducono lo strato di ozono.

Esempio:
Negli anni '70, vi era consenso generale (ma nessuna prova) a livello internazionale che i clorofluorocarburi (CFC) potessero deteriorare lo strato di ozono. Pertanto, si è deciso semplicemente di mettere in guardia rispetto all’uso di tali sostanze (precauzionale). Alla fine degli anni '80, emersero prove scientifiche in merito al fatto che l'impoverimento dello strato di ozono stratosferico aumentasse l'esposizione alle radiazioni ultraviolette, aggravando il rischio di cancro della pelle e di cataratta nell'uomo e negli animali. Ciò richiese un approccio preventivo, che ha portato all'eliminazione graduale dei clorofluorocarburi. Fino all'accordo del Protocollo di Montreal nel 1987, vi era incertezza su quale principio si dovesse fare affidamento, ma vi era altresì consenso scientifico sul rischio di danno al momento dell'entrata in vigore del Protocollo nel 1989.

Il principio di prevenzione era uno degli undici obiettivi e principi elencati nel primo programma d'azione ambientale dell'UE nel 1973. In seguito, è stato applicato alla politica dei rifiuti dell'UE (ad es. incenerimento, discarica e acque reflue), ai requisiti di gestione delle acque, alla protezione della biodiversità, alla valutazione dell'impatto ambientale e ad altri settori della regolamentazione ambientale. Oggi è un elemento centrale della politica di pianificazione ed è alla base di molte normative ambientali.

Esempio:
Il preambolo della direttiva VAS sottolinea che l'adozione di procedure di valutazione ambientale a livello di pianificazione e programmazione dovrebbe andare a vantaggio delle imprese, fornendo un quadro più coerente in cui operare grazie all'inserimento delle informazioni ambientali pertinenti nel processo decisionale. L'inclusione di un insieme più ampio di fattori nel processo decisionale dovrebbe contribuire a soluzioni più sostenibili ed efficaci.