Principles of EU Environmental Law

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Principi specifici
Principio della correzione del danno alla fonte

 

Accanto al principio di prevenzione e al PPP, il principio della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni all’ambiente, garantisce che i danni o l'inquinamento vengano affrontati nel luogo in cui si verificano. In uno scenario ideale, la sua applicazione contribuisce a prevenire l'inquinamento che non viene trasferito altrove per eludere l’efficacia dei controlli e delle attività di prevenzione o ripristino ambientale. Pertanto, è coerente con i principi di autosufficienza e di prossimità applicati nelle politiche di gestione dei rifiuti e fissati a livello internazionale per i movimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi e il loro smaltimento (si veda la Convenzione di Basilea del 1989, di cui l'UE è firmataria).

Esempio:
Nella causa C-2/90, Commissione contro Belgio, la CGUE ha stabilito che il principio secondo cui il danno ambientale deve essere riparato in via prioritaria alla fonte implica che spetta a ciascuna regione, comune o altro ente locale prendere le misure appropriate per garantire che i propri rifiuti siano raccolti, trattati e smaltiti; essi devono quindi essere smaltiti il più possibile nel luogo in cui sono prodotti, al fine di limitare il più possibile il trasporto dei rifiuti.

In senso più ampio, il principio serve da guida per la politica ambientale. Ad esempio, tale principio mira ad incoraggiare lo sviluppo di tecnologie e prodotti ecologici per ridurre l'inquinamento fin dalle prime fasi dei cicli produttivi. Invece della situazione relativa all’integrità ambientale generale, il principio enfatizza la vicinanza alla fonte, per combattere efficacemente l'accumulo delle esternalità negative. Esso si riflette, tra l'altro, nei requisiti relativi all'utilizzo delle migliori tecniche disponibili (ai sensi della direttiva sulle emissioni industriali).

Esempio:
Nella causa C-364/03, Commissione contro Grecia, la CGUE ha ritenuto che l'obbligo, in capo Stati membri, di adottare le misure necessarie per ridurre le emissioni di anidride solforosa e di azoto non dipende dalla situazione ambientale generale della regione in cui si trova l'impianto industriale in questione, in quanto è incontestabile che tali sostanze hanno effetti nocivi sulla salute umana e sulle risorse biologiche e sugli ecosistemi.