EU Nature Protection Legislation – Focus on Species Protection

SCHMUCKBILD + LOGO

INHALT

BREADCRUMB

Introduzione

 

E' innegabile che oggi le piante e gli animali scompaiono in tutto il mondo ad un ritmo allarmante e che i sistemi naturali da cui dipendono tutte le specie, compresi gli esseri umani, sono seriamente a rischio. L'estinzione delle specie, in particolare, è tra le cause più evidenti della perdita di biodiversità. Pertanto, la definizione del termine "diversità della biodiversità" (o Biodiversità) di cui all'articolo 2 della Convenzione sulla diversità biologica (CBD) del 1992 può essere considerata come comprendente tutte le risorse (non umane) che includono risorse genetiche, organismi o parti di essi, popolazioni o qualsiasi altra componente biotica di ecosistemi con un uso effettivo o potenziale o un valore per l'umanità. L'idea di specie che rappresentano gruppi tassonomici distinti è apparsa originariamente nella Convenzione del 1993 relativa alla conservazione della fauna e della flora nel loro stato naturale (la Convenzione "di Londra") e il suo successore, la Convenzione africana del 2003, che ha definito la specie come "qualsiasi specie, sottospecie o popolazione geograficamente separata". Per ulteriori informazioni clicca qui! Questa definizione del 2003 era una copia diretta della definizione di specie contenuta nella Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna minacciate di estinzione (CITES) del 1973.

L'estinzione delle specie è irreversibile; il tasso di estinzione delle specie è attualmente stimato "da 100 a 1000 volte il tasso medio di estinzione nella scala temporale evolutiva del pianeta" (Lawton e maggio 2002), e per questi motivi la prevenzione dell'estinzione è stata tradizionalmente al centro della pratica di conservazione ed è codificata in una vasta gamma di leggi. Tuttavia, la semplice prevenzione dell'estinzione delle specie è un obiettivo minimalista che non corrisponde ai livelli di ambizione definiti nella moderna politica internazionale di conservazione della biodiversità. Oggi, la conservazione si occupa dei problemi di resilienza della popolazione e degli ecosistemi, dei servizi ecologici forniti da ecosistemi sani e del ripristino di processi e sistemi ecologici degradati. Pertanto, concentrarsi esclusivamente sulla prevenzione dell'estinzione delle specie è un obiettivo troppo limitato e dovrebbe invece servire da base su cui costruire. I moderni approcci alla conservazione delle specie si basano sulla visione a lungo termine che le specie minacciate o storicamente depauperate richiedono una gestione continua per potersi recuperare e raggiungere uno stato di autosufficienza ed ecologicamente resiliente (Scott et al. 2005, Scott et al. 2010).

In questo contesto, è importante esaminare più da vicino i requisiti in materia di protezione delle specie previsti dalla direttiva Uccelli e Habitat, che costituiscono i principali strumenti giuridici per la protezione della natura a livello comunitario.