Caratteristiche principali della Convenzione di Aarhus
La Convenzione di Aarhus è un accordo ambientale multilaterale attraverso il quale vengono rafforzati i diritti e i poteri dei cittadini di accedere alle informazioni ambientali, riflettendo i concetti di società aperta (Karl Popper) e di democrazia partecipativa. I principali destinatari degli obblighi contenuti nella Convenzione sono le autorità pubbliche, definite in modo da comprendere gli enti governativi di tutti i settori e a tutti i livelli (nazionale, regionale, locale, ecc.) e gli enti che svolgono funzioni amministrative pubbliche. Pertanto, la Convenzione di Aarhus costituisce anche uno strumento internazionale vincolante per affrontare la responsabilità del governo, la trasparenza, la democratizzazione e l'accesso alla giustizia.
La Convenzione rappresenta inoltre uno strumento per rafforzare la rete di governance ambientale, introducendo un rapporto reattivo e di fiducia tra la società civile e i governi, nonché costituendo un meccanismo volto a rafforzare il valore della partecipazione pubblica al processo decisionale e garantire l'accesso alla giustizia.
L'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico al processo decisionale e l'accesso alla giustizia si riferiscono a numerosi contesti, dati, procedure e questioni. La Dichiarazione di Rio del 1992 stabilisce il quadro di riferimento di policy per la partecipazione del pubblico come parte della governance ambientale, ma non specifica - né esclude - alcuna forma particolare di decisione ambientale in merito alla partecipazione del pubblico; né essa fornisce alcuno standard minimo per tale partecipazione o per la elaborazione dei processi attraverso cui tale partecipazione si debba estrinsecare.
Il sostegno ai tre "pilastri" della Convenzione assume forme diverse nei diversi accordi ambientali: geograficamente, nel grado di dettaglio e di ambizione e nell'ambito delle questioni procedurali previste. La stretta connessione tra l'accesso all'informazione e la partecipazione del pubblico si riscontra nella giurisprudenza degli organismi per i diritti umani: in particolare, sia la Corte europea dei diritti dell'uomo, la Commissione interamericana per i diritti dell'uomo e la Commissione africana per i diritti dell'uomo e dei popoli esplicitano collegamenti stretti tra questi due elementi.
Taluni accordi ambientali multilaterali per certi aspetti sostengono l'idea generale che il pubblico dovrebbe essere informato, essere in grado di esprimere le proprie opinioni e, in alcuni trattati, essere in grado di esprimere opinioni puntuali nei processi decisionali. Altri accordi ambientali di portata globale che approvano l'accesso alle informazioni e la partecipazione del pubblico al processo decisionale mirano a rafforzare la consapevolezza del pubblico sui problemi ambientali e l'impegno e la partecipazione del pubblico in questi campi. Altri vanno ancora oltre e obbligano effettivamente le parti a garantire l'accesso del pubblico alle informazioni e la partecipazione del pubblico.
A livello dell'UE, la Convenzione di Aarhus costituisce un punto di riferimento e fa parte dell'acquis comunitario. Gli Stati membri di tutta l'UE attuano i requisiti di Aarhus attraverso le pertinenti disposizioni di legge dell'UE secondo il seguente schema.
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La Convenzione di Aarhus nel panorama del diritto dell'UE
- Istituzioni dell'UE: Regolamento Aarhus (1367/2006)
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Stati membri:
- Accesso alle informazioni --> Direttiva 2003/4
- Partecipazione del pubblico al processo decisionale --> diverse direttive
- Accesso alla giustizia --> giurisprudenza della CGUE
- Comunicazione della Commissione sull'accesso alla giustizia in materia ambientale - C(2017)2616 def.