Genesi della Convenzione di Aarhus
La Convenzione di Aarhus della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UNECE) è stata adottata il 25 giugno 1998 nella città danese di Aarhus in occasione della quarta Conferenza ministeriale nell'ambito del processo "Ambiente per l'Europa". Essa è entrata in vigore il 30 ottobre 2001. La Convenzione stabilisce una serie di diritti del pubblico (in forma singola e associata) in materia di protezione dell'ambiente e si concentra in particolare sulle interazioni tra il pubblico e le autorità pubbliche. Essa, inoltre, opera un collegamento stretto fra la protezione dell'ambiente e i diritti umani, adottando un approccio basato sui diritti e sottolineando che lo sviluppo sostenibile può essere raggiunto solo attraverso il coinvolgimento di tutte le persone e del governo.
Al gennaio 2019, la Convenzione raggruppa 47 parti-46 Stati oltre all'Unione Europea. Tutti gli Stati contraenti si trovano in Europa e in Asia centrale. L'UE ha iniziato ad applicare nella sua legislazione i principi della Convenzione, in particolare nella direttiva quadro sulle acque (direttiva 2000/60/CE). Le Parti della Convenzione sono tenute ad adottare le disposizioni interne necessarie affinché le autorità pubbliche (a livello nazionale, regionale o locale) contribuiscano a rendere effettivi i diritti riconosciuti dalla Convenzione.
La Convenzione si fonda su 3 "pilastri" principali: l'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico e l'accesso alla giustizia.